Poetry

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martedì 26 febbraio 2013

Gli italiani non votano mai a caso




Gli italiani non votano a caso, queste elezioni lo hanno ribadito, scelgono chi li rappresenta. In Italia ci sono due blocchi sociali. Il primo, che chiameremo blocco A, è fatto da milioni di giovani senza un futuro, con un lavoro precario o disoccupati, spesso laureati, che sentono di vivere sotto una cappa, sotto un cielo plumbeo come quello di Venere. Questi ragazzi cercano una via di uscita, vogliono diventare loro stessi istituzioni, rovesciare il tavolo, costruire una Nuova Italia sulle macerie. A questo blocco appartengono anche gli esclusi, gli esodati, coloro che percepiscono una pensione da fame e i piccoli e medi imprenditori che vivono sotto un regime di polizia fiscale e chiudono e, se presi dalla disperazione, si suicidano. Il secondo blocco sociale, il blocco B, è costituito da chi vuole mantenere lo status quo, da tutti coloro che hanno attraversato la crisi iniziata dal 2008 più o meno indenni, mantenendo lo stesso potere d'acquisto, da una gran parte di dipendenti statali, da chi ha una pensione superiore ai 5000 euro lordi mensili, dagli evasori, dalla immane cerchia di chi vive di politica attraverso municipalizzate, concessionarie e partecipate dallo Stato. L'esistenza di questi due blocchi ha creato un'asimmetria sociale, ci sono due società che convivono senza comunicare tra loro. Il gruppo A vuole un rinnovamento, il gruppo B la continuità. Il gruppo A non ha nulla da perdere, i giovani non pagano l'IMU perché non hanno una casa, e non avranno mai una pensione. Il gruppo B non vuole mollare nulla, ha spesso due case, un discreto conto corrente, e una buona pensione o la sicurezza di un posto di lavoro pubblico. Si profila a grandi linee uno scontro generazionale, nel quale al posto delle classi c'è l'età. Chi fa parte del gruppo A ha votato in generale per il M5S, chi fa parte del gruppo B per il Pld o il pdmenoelle. Non c'è nessuno scandalo in questo voto. E' però un voto di transizione. Le giovani generazioni stanno sopportando il peso del presente senza avere alcun futuro e non si può pensare che lo faranno ancora per molto. Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile, è un dato di fatto, lo status quo è insostenibile, è possibile alimentarlo solo con nuove tasse e con nuovo debito pubblico, i cui interessi sono pagati anch'essi dalle tasse. E' una macchina infernale che sta prosciugando le risorse del Paese. Va sostituita con un reddito di cittadinanza.
Nei prossimi giorni assisteremo a una riedizione del governo Monti con un altro Monti. L'ammucchiata Alfano, Bersani, Casini, come prima delle elezioni. Il M5S non si allea con nessuno come ha sempre dichiarato, lo dirò a Napolitano quando farà il solito giro di consultazioni. Il candidato presidente della Repubblica del M5S sarà deciso dagli iscritti al M5S attraverso un voto on line. Passo e chiudo. Sta arrivando la primavera. Ripeto: sta arrivando la primavera.

MOVIMENTO 5 STELLE: VITTORIA!!!





Intervento in diretta di Beppe Grillo su La Cosa:
"Sono qui nel lettino, mi hanno messo a letto in casa mia, non vogliono che abbia dei sussulti. Mi hanno coperto con quei plaid scozzesi. Fuori ci sono i riflettori puntati sulla mia finestra, sul bagno. Io non lo so cosa vogliono vedere. E' fantastica quest'avventura qua. Io innanzitutto voglio solo ringraziare quei ragazzi straordinari che ci facevano trovare i palchi, le luci, il servizio di protezione, ci hanno ospitato a casa, ci hanno aiutato col camper. Ecco la diversità tra questo movimento e "the others". "The others" sono pagati, portati lì con i pullman, con le bandiere. Noi tutto volontariato. Per questo bisogna ringraziare. Non avrò mai ringraziamenti sufficienti per questi ragazzi: sono stati formidabili. Poi il risultato abbiamo fatto le prove generali. Dicono che sono finiti, lo sanno. Non abbiamo tenuto conto che questa è una guerra generazionale. Bisognerà mettere il voto a 16 anni, entrare in Senato a 18, come nei Paesi normali. Ci sono una ventina di milioni di italiani che hanno galleggiato sulla crisi, che non hanno voluto osare perchè forse forse, sotto sotto, gli sta bene così. Non so come si può fare: riconsegnare il Paese ancora a Berlusconi, questo Mastrolindo che ha contribuito ad affossare il Paese, per 6 mesi, un anno. E' veramente un crimine contro la galassia, contro l'intera galassia. Noi intanto ci perfezionamo, entriamo dentro e non pensino di fare inciucetti, inciucini. Saremo una forza straordinaria e faremo tutto quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Reddito di cittadinanza, cominciamo a stare appresso agli ultimi: nessuno deve rimanere indietro. Cominciamo a usare parole diverse. Saremo 150 dentro e qualche milione fuori. E' stata eccezionale questa cosa. Prima forza in assoluta in tre anni e qualche mese, senza soldi, senza aver mai accettato un rimborso. Adesso ci toccherebbero 100 milioni. Non prenderemo soldi, continueremo così. Aspettateci in Parlamento, sarà un grandissimo piacere potervi osservare. Mi sono chiesto dove ci collocheranno nell'ambito del Parlamento, spero dietro ognuno di voi.
Faranno un governissimo pdmenoelle - pdelle. Noi siamo l'ostacolo. Contro di noi non ce la possono più fare, che si mettano il cuore in pace. Potranno andare avanti ancora 7, 8 mesi a fare un disastro, ma cercheremo di tenerlo sotto controllo. Cominceremo a fare quello che abbiamo sempre detto, le nostre stelle: l'acqua pubblica, la scuola pubblica, la sanità pubblica. Se ci seguono ci seguono. Se no la battaglia sarà molto dura per loro, molto dura.
Non riescono a capire, non riescono a concepire. Bisogna che li analizzi psichiatricamente. Sono falliti. Sono lì da 25, 30 anni, hanno portato il Paese alla catastrofe. La cosa che mi da malessere sono questi milioni di persone che galleggiano nella crisi, che sono stati solo sfiorati dalla crisi, che sono riusciti a vivacchiare a discapito degli altri milioni che non ce la fanno più. Il problema dell'Italia sono queste persone. E finchè non gli toccheranno gli stipendi o le pensioni, per loro va benissimo immobilizzare il Paese, ma durerà poco, molto poco questa situazione."

sabato 23 febbraio 2013

DISCORSO A PIAZZA S.GIOVANNI

Discorso di ieri a piazza San Giovanni, Roma
Parole guerriere

Cercavamo una porta per uscire. Eravamo prigionieri del buio. Pensavamo di non farcela. Ci avevano detto che le finestre e le porte erano murate. Che non esisteva un’uscita. Poi abbiamo sentito un flusso di parole e di pensieri che veniva da chissà dove. Da fuori. Da dentro. Dalla Rete, dalle piazze. Erano parole di pace, ma allo stesso tempo parole guerriere. Le abbiamo usate come torce nel buio, come chiavi da girare nella serratura per andare altrove, in posti sconosciuti, verso noi stessi. E ora siamo fuori, siamo usciti nella luce e non ci siamo ancora del tutto abituati. Stringiamo gli occhi e, anche se sappiamo che stiamo percorrendo l’unica via possibile, abbiamo qualche timore, ed è normale. Quello che sta succedendo ora in Italia non è mai successo prima nella storia delle democrazie moderne. Una rivoluzione democratica, non violenta, che sradica i poteri, che rovescia le piramidi. Il cittadino che si fa Stato ed entra in Parlamento in soli tre anni. Abbiamo capito che eravamo noi quella porta chiusa, che le parole guerriere erano da tempo dentro di noi, ma non volevano venire fuori, pensavamo di essere soli e invece eravamo moltitudine. E adesso siamo sorpresi che così tante persone a noi del tutto sconosciute avessero i nostri stessi pensieri, le nostre speranze, le nostre angosce. Ci siamo finalmente riconosciuti uno nell’altro e abbiamo condiviso parole guerriere. Parole che erano state abbandonate da tempo, di cui si era perso il significato, sono diventate delle armi potenti che abbiamo usato per cambiare tutto, per ribaltare una realtà artificiale dove la finanza era economia, la menzogna era verità, la guerra era pace, la dittatura era democrazia. Parole guerriere dal suono nuovo e allo stesso tempo antichissimo, come comunità, onestà, partecipazione, solidarietà, sostenibilità si sono propagate come un’onda di tuono e sono arrivate ovunque annientando la vecchia politica. Siamo diventati consapevoli della realtà. Sappiamo che possiamo contare solo sulle nostre forze, che il Paese è in macerie e che quello che ci aspetta sarà un periodo molto difficile, ci saranno tensioni, problemi, conflitti, ma la via è tracciata. L’abbiamo trovata questa via e ci porta verso il futuro, un futuro forse più povero, ma vero, concreto, solidale e felice. C’è una nuova Italia che ci aspetta. Sarà bellissimo farne parte.

venerdì 22 febbraio 2013

MESSAGGIO AGLI INDECISI







"Siamo ad un passo dal boom del M5S. Nulla sarà più come prima. Lo sanno benissimo i partiti, che ormai non convincono più nessuno. Hanno speso i nostri soldi per gli appalti utili a cementificare la nostra regione e per piazzare direttori di Asl e primari amici di questo o quell'altro politico. Il voto dato al MoVimento 5 Stelle è la vera svolta: noi siamo semplici cittadini che non hanno interessi di lobby mafiose da difendere. Taglieremo i costi della politica mentre Zingaretti e Storace balbettano sulle cifre e non prendono posizione. Il loro tempo è finito. Ci riprenderemo i nostri soldi, costituendoci parte civile contro chi ha approfittato del suo ruolo e del suo potere in tutti questi anni. L'astensione si preannuncia molto alta: è quello che vogliono! A mandarli in galera ci sta pensando la magistratura, a mandarli in pensione anticipata (senza pensione d'oro e vitalizi!) ci possiamo pensare noi. Vi fidate ancora di chi per anni ha maneggiato quella montagna di soldi che arrivano dalle nostre tasse e ha latitato sul controllo? Sono sempre gli stessi! Sono in politica dagli anni '90 e ora parlano di trasparenza, onestà, tagli al costo della politica. Parlano di raccolta differenziata quando fino a ieri hanno costruito inceneritori e firmato proroghe per le discariche. Hanno fatto chiudere gli ospedali e ora promettono di riaprirli. Le proposte del M5S sono nate dai cittadini. Dobbiamo uscire dall'indifferenza e dare speranza ai giovani e agli anziani, rilanciando subito sanità, scuola pubblica e piccole e medie imprese. C'è la volontà di un cambiamento atteso da tempo, anche da tutti quelli che pensavano che astenersi fosse l'unica soluzione." Davide Barillari, Candidato Portavoce alla Presidenza della Regione Lazio, M5S

mercoledì 6 febbraio 2013

DINO CAMPANA. LA CHIMERA





Sopra: Dino Campana




Non so se tra rocce il tuo pallido
Viso m'apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china eburnea
Fronte fulgente o giovine
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O Regina o Regina adolescente:
Ma per il tuo ignoto poema
Di voluttà e di dolore
Musica fanciulla esangue,
Segnato di linea di sangue
Nel cerchio delle labbra sinuose,
Regina de la melodia:
Ma per il vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce mistero
Io per il tuo divenir taciturno.
Non so se la fiamma pallida
Fu dei capelli il vivente
Segno del suo pallore,
Non so se fu un dolce vapore,
$Dolce sul mio dolore,
Sorriso di un volto notturno:
Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
E l'immobilità dei firmamenti
E i gonfii rivi che vanno piangenti
E l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.